Empatia

La prima immagine che comprare su Google Immagini
cercando la parola "Empatia"
Quando ho iniziato a fare il giornalista, mi dicevano che sarei diventato un "cinico bastardo".
Ne vedrai e sentirai di tutti i colori, dicevano.
E così è stato.
Non penso però di essere diventato un cinico bastardo.
Bastardo, forse, già lo ero. Ma cinico...
Molti colleghi giornalisti si rinchiudevano in una sorta di guscio. Ma quando scrivevano, da dentro il guscio, non lasciavano trasparire che freddezza. Fredda cronaca. Precisa. Puntuale. Dettagliata. Ma glaciale.

Io mi sono accorto ben presto che quello che mi riusciva meglio era scovare storie. Storie di tutti i tipi. E le storie me le portavo a casa. Me le tenevo dentro. Mi ci addormentavo. E quando scrivevo, se avevo le emozioni ben presenti accanto a me, il pezzo che veniva fuori era un pezzo che riusciva a coinvolgere il lettore.

Non si può scrivere un buon pezzo se non si mette un pezzettino di sè in quelle righe.
Io la chiamo empatia. Empatia con chi mi racconta la sua storia. Empatia con il lettore.
Empatia - dal greco "in" - dentro, "pathos" - soffrire/sentire. Vuol dire provare le stesse sensazioni/emozioni dell’altro.
Spesso l'empatia mi ha fatto male.
Ma nessuno mi ha mai detto che sarebbe stato facile...

Commenti