Di starnuto in starnuto

Il primo starnuto partì sul Raccordo anulare, quando tutti erano imbottigliati in coda nel rientro serale a casa.
Starnutì Marina Pellizzari, anni 29, impiegata. Quella sera pensava che una volta a casa si sarebbe fatta un bel bagno caldo, poi una bella cenetta preriscaldata al microonde e poi avrebbe acceso il computer per chattare con il suo amore telematico, Romeo75.
A fianco di Marina c’è Sergio, stravaccato in macchina con lo stereo a tutto volume. Sentiva i Nirvana, quella sera era particolarmente irritabile. Al lavoro il boss gli aveva comunicato che dei tagli al personale erano previsti a fine mese, e la produzione doveva salire, altrimenti erano tutti nei guai. Il problema era che Sergio vendeva confezioni di cibo precotto aromatizzati alla frutta... e insomma in parole povere lui neanche ci provava ad assaggiarle perchè facevano troppo schifo. Poi l’ultimo creazione dell’ufficio brevetti era una chicca, tortellini ai funghi con arance aromatizzate alla fragola. Da vomito. Pensava che gli toccava assaggiarli quando aprì la bocca, espirò e caccio fuori un rumoroso starnuto.

Lo vide smoccolare tutto sul cruscotto Ivan detto il terribile, 8 anni di fuoco e fiamme. La mamma guidava e lui pensava che era in macchina invece che davanti la tv a vedere i Pokemon. La mamma si girò e gli stropicciò i capelli, poi si avvicinò per dargli un bacio quando Ivanuccio starnutì in piana faccia, inzaccherandogli i capelli che si era appena fatta dal parrucchiere, che guarda caso era anche il suo amore segreto e occasionale amante. La mamma non fece in tempo a protestare che starnutì di colpo, come l’abbaiare sottomesso e di gola di un carlino.
David ha fatto tardi. Ha un appuntamento con la più bella ragazza della sua comitiva, e ha fatto tardissimo, appuntamento alle 20.30 e alle 20.19 sta ancora sul Raccordo. Prende il cellulare e prova a chiamare Luisa. Cell scarico. Arriverà tardi. Peccato perchè aveva preparato tutto, la cassetta degli 883, il profumo in macchina, si era anche messo la giacca e la camicia dentro i pantaloni. Che può andare peggio? si chiede, quando starnutisce fragorosamente ed una chiazza di muco gli cola sulla camicia bianca. Noooo urla mentalmente.
Poco più avanti c’è Ludovica. E’ colpa sua se c’è tutto questo traffico. Si è immessa nel Raccordo un po’ troppo velocemente ed è andata a finire contro una Fiesta che invece se ne stava per i fatti suoi. Dentro la Fiesta Vito, personal trainer in una palestra del centro. Vito scende con fare bellicoso, poi vede la bionda Ludovica e si placa. Fa il premuroso, le chiede se sta bene, se è ferita e che non doveva preoccuparsi della macchina perchè era vecchia. Stanno per scambiarsi i numeri quando in contemporanea starnutiscono. Cavolo mi sta venendo un bel raffreddore, dice lui ridendo, ma chi se ne frega, pensa, guarda chi ti ho rimorchiato qui in mezzo al traffico.

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