Commodore 64: tu chiamala, se vuoi, nostalgia...

Ero magro come un chiodino, mia madre voleva farmi a tutti i costi i capelli con la riga (bleah!) invece portavo in testa una forma sconnessa come se fosse un'entità semivivente perchè non avevo ancora capito a che cosa servissero specchi e pettini. 
A dodici anni, io mi occupavo d'altro, mica di queste scemenze.
La mia routine era fissata come i dieci comandamenti su tavole bibliche, anche se non sapevo cosa fossero e a che servissero neanche gli orologi. Alzata e colazione veloce. Poi giù in strada. Tempo pochi minuti, e gli altri amici si ritrovavano nella stessa strada. Poi si iniziava: biciclettata folle giù per le discese, case sull'albero, passeggiate in mezzo ai boschi, guerra a colpi di bastoni e sassi con le altre bande delle altre strade. Poi i genitori iniziavano a chiamare a voce alta che era pronto il pranzo e si doveva rientrare. Il primo pomeriggio, dopo una veloce pennica, accendevamo il Commodore 64. 

C'era chi aveva l'Amiga, chi il pc 286, ma i giochi costavano troppo e la grafiche non era un granchè. Il Commodeore era tutta un'altra cosa. Quattro, cinque ragazzini in una stanza che si passavano il joystick (maledetti loro se ne rompeva uno a settimana!), che urlavano allo schermo, incitavano e schernivano l'avversario. E poi si passavano la mitica rivista videoludica ZZap! con articoli e recensioni degli ultimi videogiochi e con le più belle pubblicità mai realizzate. Si sognava si quelle pagine e su quelle illustrazioni, si sbavava perchè si doveva assolutamente mettere le mani su Xenon o Ultima VI. Sfogliare quella rivista era uno dei piaceri assoluti della vita... 
E allora posso dire di aver corso come un folle con Turbo Out Run.
Di aver massacrato centinaia di barbari in Barbarians.
Ho lanciato stelle ninja, ucciso a colpi di kung fu e scalato muri e tetti in Last Ninja 2.
Ho affettato a colpi di ascia fottuti gnometti con sacchi in spalla che facevano uscire palle di energia e cavalcato draghi in Golden Axe.
Sono diventato un animale in Altered Beast e Bruce Willis in Die Hard.
Ho risolto enigmi in Maniac Mansion.
Mi sono addentrato nella giungla piena di Vietcong in Platoon.
Ho guidato la Batmobile.

Mi sono divertito come un matto.

Ma ognuno di noi aveva il suo lato oscuro, la sua nemesi, la propria Mission Impossible. Io crepavo sempre al mostrone finale del primo livello di Shinobi (non riuscivo proprio a coordinare salto con lancio delle stelle ninja) e non sono mai riuscito a finire il primo livello di Ghost'n Goblin (ma quant'è difficile?). Sono cose che uno si porta dietro con amarezza...

Insomma, lungo preambolo nostalgico (ma penso che capirete!), per segnalare proprio ai nostalgici due cosette:
-Alcuni pazzi che hanno tutta la mia ammirazione e gratitudine eterna hanno scovato scansionato e messo in rete tutto l'archivio di ZZap!. Lo trovate sul sito http://www.zzap.it/. Grazie...
-Sapevate che esiste un gruppo che ripropone le canzoncine dei giochi del mitico Commodore 64? Si chiamano Press Play on Tape - The Commodore 64 Revival Band. Cercateli su YouTube, ne vale la pena!

Commenti

  1. Commodore è infatti molto vecchia, ma i giochi erano qualcosa di speciale e vorrei ancora giocare.

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  2. Proprio vero. Io ce l'ho ancora... ho sempre voglia di attaccarla alla tv per vedere se funziona ancora... e prima o poi lo farò!!

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